SAN MODESTO NEWS

Bollettino n.29

Giugno - Settembre 1998

buona lettura...

Indice:


Una ritrovata comunione

Da anni la nostra Chiesa beneventana sta vivendo in perfetta sintonia con le indicazioni del Santo Padre, non solo circa i temi spirituali (Maria - Gesù Redentore - Spirito Santo - il Padre), ma anche a proposito degli aspetti pastorali (giovani - famiglia - scuola - comunicazioni sociali - dialogo).

Persino quest’idea di provocare ad un sereno confronto costruttivo gruppi e movimenti, dopo l’esempio del Congresso Eucaristico di Bologna, ha avuto un felice riscontro da noi con le serate bibliche dello Spirito Santo in Seminario, durante la quaresima, che han visto la partecipazione di tanti esponenti delle associazioni ecclesiali beneventane, facendo quasi da prologo a quello che ci proponiamo di realizzare. Con il Convegno pastorale di settembre.

Logo convegno (26.127 Byte)Avrà come tema: "Riconciliati nel nome del Padre!" e vuole proseguire le tematiche precedenti, favorendo il passaggio dal "dialogo" socio-culturale all’effetivo incontro ecclesiale in questa immediata vigilia del grande Giubileo del Duemila.

Riconciliazione è la parola chiave del prossimo anno pastorale. Essa evoca subito il misterioso processo di grazia che celebra il ritorno dell’uomo a Dio ed alla sua giustizia, ma anche l’affermarsi della logica della solidarietà-fraternità che ricompatti l’unità della famiglia umana al di là di ogni frammentazione; ed include perfino l’opzione di rispettare la natura, nel ritrovato senso delle regole, strutturate dal Creatore del cosmo.

Ma tale circuito di riconciliazione, per essere autentico, deve originarsi nel cuore di ogni uomo, nella fondamentale riconciliazione con se stessi. Si richiede cioè un coinvolgimento personale, che innesti la pace nel profondo del nostro Io, poiché si è capaci di operare pacificamente solo e nella misura in cui saremo pace dentro!

Nel Convegno di settembre non si vorrà tanto discutere di riconciliazione, ma si auspica di viverla insieme in una significativa esperienza di chiesa, che possa aprire una prospettiva nuova di riaggregazione ecclesiale, in una ritrovata e più partecipata comunione reciproca, in vista d’una rinnovata vivacità missionaria nel territorio.

Invito espressamente tutte e singole le Aggregazioni ecclesiali esistenti ed operanti nel territorio diocesano, perché ognuna rivisiti se stessa e ricentri la propria identità dentro l’insieme della famiglia ecclesiale.

È necessario che ogni Aggregazione ecclesiale senta il prossimo Convegno come proprio. Esso sarà lo scenario unico dove le singole Aggregazioni si possano presentare reciprocamente e farsi meglio conoscere in ciò che sono e per quello che fanno, percepiscano più chiaramente l’armonia ecclesiale, inserendosi più consapevolmente dentro il piano pastorale.

L’anno prossimo per noi, oltre che anno del Padre sarà anche anno della Mamma: vivremo anche il ricordo del tricentenario dell’incoronazione di Maria SS. delle Grazie quale Patrona della città e del Sannio.

+Serafino Sprovieri Arcivescovo


 

Convegno Pastorale Diocesano

«Riconciliati nel nome del Padre»

per un nuovo cammino

(10 - 11 - 12 Settembre 1998)

1° Ambito: Missione

Oltre la frontiera! … Attesa fatalistica?

Pagnotte (26.287 Byte)Nel mondo d’oggi in cui, alla parola "missione", vengono subito in mente le immagini delle popolazioni del terzo mondo che i media ci propinano continuamente, la Chiesa ha due grandi ansie: evangelizzare quelle genti ancora fuori dei suoi confini e rievangelizzare le nazioni che, prima cristiane, ora vivono un processo di rigetto delle proprie radici.

Entrambe sono operazioni complesse vista la crescita veloce della popolazione e, di contro, il lento aumento di fedeli nel mondo.

Purtroppo la gente ascolta, sempre più affascinata, solo il messaggio degli spot pubblicitari e intanto aspetta passivamente un chissacchè dall’alto.

È importante, quindi, rivedere il senso della missione intesa come opera evangelizzatrice che ha protagonista lo Spirito, mentre la Chiesa, forte dei suoi doni, deve testimoniare i valori evangelici, "luce e sale della terra", poiché il mondo non è il teatro del male o la prigione della "perduta gente" ma la costante preoccupazione di Dio.

In questo, una formazione al "senso della missionarietà" è fondamentale, soprattutto se riguarda i bambini. Per le missioni estere il sostegno è ormai consolidato. Cresce, quindi, l’esigenza di missioni popolari nelle nostre parrocchie grazie alle quali aumentino pure i "centri di ascolto" nelle famiglie e nei condomini.

Naturalmente le esperienze di missioni popolari vanno modificate secondo le realtà in cui vengono realizzate per poter contribuire ad una pastorale di annuncio attraverso la conversione personale alla coralità e alla comunione.

 

2° Ambito: Catechesi

Per una Nuova Evangelizzazione

Stiamo vivendo un momento storico difficile, molti tra giovani e adulti preferiscono l’indifferenza e l’inettitudine, alla vera vita cristiana, che comporta invece porsi in prima linea nell’affrontare i problemi. Sono in tanti a dichiararsi cristiani, ma di fatto professano una sorta di "ateismo pratico".

Bisogna allora promuovere un maggiore attivismo, che sia però animato dai principi giusti, che trovano il loro fondamento sulle basi della Chiesa Cattolica. Ritorna la necessità di una catechesi organica che abbia come scopo l’azione evangelizzatrice.

Ma da dove si può cominciare? Punto di partenza è la FAMIGLIA, da dove la comunità parrocchiale deve trarre l’impulso verso il dialogo, l’ascolto della Parola e l’esempio. Ecco perché nonostante le innumerevoli iniziative intraprese, tutto sembra consumarsi in breve tempo, senza produrre alcun frutto.battesimo (19.227 Byte)

Ciò che deve maturare è la coscienza di essere una Chiesa-Comunità, che proprio come una famiglia si muove all’insegna di un rinnovato impegno spirituale, unita dal vincolo divino. Siamo alla ricerca di una nuova metodologia che possa rinnovare a fondo la vita parrocchiale finalizzata non più all’intrattenimento, ma ad accogliere persone che abbiano voglia di servire Cristo e il prossimo.

Da qui nasce l’esigenza della formazione dei formatori, inseriti anch’essi in un progetto di catechesi che li renda protagonisti e poi divulgatori, si vuole cercare di coinvolgere giovani e adulti in corsi che non siano esclusivamente pre-sacramentale, ad esempio "i centri di ascolto", in cui la Parola di Dio diviene centro di riflessione e dibattito comunitario che alimenta la missione del popolo.

Sono inoltre sorte "scuole di preghiera" che coinvolgono tutti. Possono aiutarci a vivere con più consapevolezza il dialogo con Dio, oppure vengono promosse iniziative interparrocchiali come incontri liturgici o di programmazione pastorale da rispettare come appuntamenti fissi di vita comunitaria. Comunque, aspettando la ripresa delle attività parrocchiali, ciò che dobbiamo fare è riflettere sul nostro essere cristiani e scegliere finalmente di essere parte integrante di una comunità che ha bisogno indistintamente di tutti coloro che si dichiarano pronti ad essere fedeli a Cristo e amici del prossimo.

 

3° Ambito: POLITICA

Rinnovare per servire

Panorama (19.313 Byte)Molti si chiederanno: cosa c’entra la politica con la chiesa?

Invece compito di ogni cristiano è quello di dimostrare la propria presenza attiva nella vita sociale e politica senza dimenticare i propri valori. Negli ultimi anni sono sempre di meno i politici che hanno il coraggio di mettere in pratica i principi cristiani. Ormai la maggior parte della gente comune cristiana e non, si interessa solo della vita politica in quanto ancora legata alla convinzione della politica intesa come gestione del potere e non della salvaguardia del bene comune.

Ciò non significa voler fondare un partito di solo cattolici, ma fare in modo che i politici in carica rappresentino non gli interessi individuali o di classe, ma quelli della comunità.

A questo proposito deve intervenire la comunità credente indicendo assemblee parrocchiali (guidate dallo spirito e dinanzi all’altare), esclusivamente sulle problematiche politiche e sociali del proprio territorio, oppure riproponendo forum che diano attualità al problema politico inteso come servizio alla cominità.

O ancora, considerando l’attuale periodo lavorativo poco propizio, potrebbero proporsi i Job center alla scopo di aiutare i giovani ad orientarsi nella formazione e nella creazione di imprese che diano una risposta concreta alla piaga della disoccupazione. Resta quindi a noi l’impegno di una maggiore responsabilità civica per dare il nostro contributo al rinnovamento della politica.

 

 

4° Ambito: Cultura

Fede e Cultura... No Limits!

Alle porte del XXI secolo il contesto socio-culturale e politico risulta influenzato da ideologie negative che esaltano sempre più un soggettivismo esasperato e un relativismo morale tendenti ad annullare i valori positivi della vita. Per poter contrastare questo negativismo dilagante, il contributo più prezioso dei cristiani è quello di "una nuova evangelizzazione attenta alla cultura del tempo per aiutarla a liberarsi dei suoi limiti e a sprigionare le sue virtualità positive; una evangelizzazione che congiunga la verità di Dio-Amore e la verità dell’uomo chiamato all’amore", perché fede e cultura trovino il punto d’incontro stabile nella vita di ciascuno.

"I rapidi cambiamenti strutturali, le innovazioni tecniche e la globalizzazione economica incidono sempre più sulla vita dell’uomo. A tale proposito il santo Padre ha indicato la via dell’uomo come via di Cristo e della Chiesa. Via che non può essere estranea agli evangelizzatori che, percorrendola, incontrano l’urgente sfida educativa".

Diventa importante, quindi, riflettere su questi temi coinvolgendo coloro che operano in campo culturale nella scuola o nei mass-media, canali di comunicazione che raggiungono le fasce più esposte ai rischi di una cattiva formazione: i bambini, i giovani, le famiglie. Tutto questo spinge a ridare spessore alla Scuola Cattolica "in grado di servire al dialogo tra la Chiesa e la Comunità con vantaggio reciproco".

Tra le altre agenzie educative, importante è l’influenza dei mezzi di comunicazione di massa nella formazione del cristiano-cittadino. Purtroppo una cattiva gestione, parziale e strumentale, soprattutto nelle nostre province, ha fornito un pessimo servizio alla crescita e formazione della nuova classe politico-dirigenziale, esaltando le caratteristiche dell’apparire anziché dell’essere.

La Chiesa pone, alla base del suo progetto culturale cristiano, proprio la comunicazione intesa come "dialogo e confronto, democrazia e partecipazione, annuncio di verità e di libertà". È necessario far recuperare forza e dignità alle parole poiché "senza le giuste parole non passa la Parola".

Ma se nella società in cui si parla tanto e si ascolta poco, qualcosa non funziona. Se per tanti cittadini di ogni fascia d’età la televisione o il giornale sono l’unica agenzia culturale, il modo di fare informazione è altamente preoccupante.

Spesso però, buona parte della povertà culturale dei recettori del sistema comunicativo è dovuta proprio alla povertà culturale di chi produce l’informazione, alla presenza sempre più massiccia di prodotti che mirano al coinvolgimento del lettore- spettatore in maniera clamorosa, senza con questo fornire un vero servizio informazione responsabile che consenta un rapporto coerente e maturo con fatti e avvenimenti e quindi con la storia.


Indagine Socio-Religiosa sulla catechesi

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La fede in Dio

Crede in Dio, senza alcun dubbio 49,4
Crede in Dio, pur avendo dei dubbi 25,9
Crede in alcuni momenti, mentre in altri no 10,9
Non sa se esiste un Dio e non pensa vi sia il modo per scoprirlo 6,1
Non crede in un Dio che ama e si preoccupa di ogni uomo, ma in un essere superiore 3,9
Non crede in Dio 3,8

 

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Aderisce a questa religione...

Per tradizione, per educazione 33,2
Per convinzione personale ma non sempre in modo attivo 32,9
Per convinzione personale e in modo attivo 21,7
Non aderisce ad alcuna religione 6,5
Perché ne condivide alcune idee 5,2
Per altre ragioni 0,4

Crede molto o abbastanza...

Crede che Gesù è il Figlio di Dio 81,4
Che la parola di Dio è rivelata nelle scritture 75,5
Nell'esistenza di una vita dopo la morte 68,1
Nell'esisenza nell'uomo di un'anima immortale 64,7
Alla predestinazione 32,5
Alla reincarnazione 19,0

Crede almeno in parte...

Nella telepatia 40,3
Nell'influsso degli astri sulla vita delle persone 34,6
Nel malocchio 34,6
Nei maghi 11,6

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