SAN MODESTO NEWS

Bollettino n.27

Marzo 1998

buona lettura...

Indice:


Pasqua: Annuncio di Risveglio

"Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è RISORTO" (Lc. 24, 5). Sono queste parole che le donne udirono il mattino di Pasqua, quando recandosi al sepolcro lo trovarono vuoto, ma ancora non ne avevano capito il senso, non avevano dato ad esse la giusta interpretazione. Infatti, tutti discepoli ed apostoli, vivevano nascosti per timore dei Giudei, e solo quando lo Spirito Santo sarà inviato su di loro nel giorno di Pentecoste, essi avranno il coraggio di annunciare al mondo che Gesù è il Signore.

Sì, carissimi, anche a noi uomini del 2000, sono ripetute le stesse parole, ed anche noi, nonostante i duemila anni di cristianesimo, ci comportiamo da increduli, come Tommaso, o come Pietro rinnegando o come Giuda tradendo, il Signore.

Viviamo questa Pasqua 1998, anno che il Santo Padre ha dedicato allo Spirito Santo, proprio nella dimensione della riscoperta della nostra fede e delle nostre radici culturali. L’Apostolo Paolo ci ricorda nella sua lettera che: "Se Cristo non fosse RISORTO, vana sarebbe la nostra fede" (1Cor. 15, 14). Noi, in virtù del battesimo che abbiamo ricevuto e che sarà solennemente rinnovato nella liturgia della Veglia Pasquale, abbiamo il compito di far risuonare le parole dell’annuncio della Resurrezione a chi vive lontano o è distratto dai tanti annunci che la "civiltà" moderna oggi propone.

La Pasqua è annuncio di Risveglio. Gli alberi, i fiori, si risvegliano dal torpore invernale, gli animali si destano dal letargo, le giornate diventano più lunghe e luminose. Solo l’uomo, creatura prediletta dell’Onnipotente, resta nel chiuso del suo egoismo, mentre l’Universo intero esplode in un canto di gioia.

È tempo di svegliarsi, di rimettere al centro della nostra vita i valori fondamentali ed eterni di Pace, Solidarietà, Giustizia. Non possiamo gioire del nostro ingresso in Europa se poi ancora ci sono famiglie che vivono nella miseria, bambini sfruttati e violentati, giovani in cerca di realizzazione nel mondo del lavoro. Gesù ha detto: "Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e queste cose vi saranno date in aggiunta" (Mt. 6, 33).

L’uomo d’oggi, per correre dietro il progresso, ha dimenticato di aspettare la sua anima, per aumentare e migliorare il suo tenore di vita, ha ignorato i rapporti interpersonali e quella che veniva chiamata vita spirituale, credendo di essere più "libero" abbandonando la legge di Dio, si è reso dipendente di tante schiavitù della legge degli uomini. Solo se l’uomo sarà capace di imitare Cristo "modello di uomo perfetto, diventerà perfetto".

È lo Spirito Santo che ci permetterà di vivere come figli dell’Altissimo, che ci farà esplodere nel canto di gioia degli Angeli:

ALLELUIA IL SIGNORE È RISORTO.

Il Parroco ?


Carnevale 1998

Bambini in maschera (25.439 Byte)Ciao a tutti siamo Minnie Ale e Minnie Sima vi ricordate di noi? Siamo le due topine che si sono divertite con voi Domenica 22 Febbraio festeggiando il Carnevale.

Allora, bimbi, vi è piaciuta la festa? Noi pensiamo proprio di sì visto che eravate numerosissimi ed entusiasti fin dall’inizio. Come ben avete potuto osservare quest’anno il Carnevale ha avuto come tema "Walt Disney" e noi educatori come già detto ci siamo travestiti chi da Minnie, chi da Cappuccetto Rosso, chi da Banda Bassotti ecc.

Bambini in maschera (17.661 byte)Sicuramente avete anche notato che a differenza degli altri anni abbiamo fatto nuove danze, visto che voi "cari amici" siete un pubblico molto attivo e anche i vari giochi che si sono svolti nella nostra piazzetta, dopo la classica sfilata per il Rione, hanno avuto una nuova impostazione e nuove tecniche.

Anche i più piccoli hanno avuto il loro spazio; infatti, sotto la nostra accurata guida si sono potuti divertire ugualmente.

Cari bimbi (e genitori), vi ringraziamo per il bel giorno trascorso e come sempre vi diamo appuntamento in Parrocchia ogni Sabato alle 15:30 dove la festa continua!

Minnie Sima (Simona Barsanti) & Minnie Ale (Alessandra Cavuoto) ?

PS Per tutti i genitori che ci hanno scattato delle foto: saremo felici se ci faceste recapitare almeno i negativi in Parrocchia. Vi ringraziamo anticipatamente.


Mercoledì delle Ceneri

 

Imposizione delle ceneri (1.426 Byte)Come tutti sapete (speriamo!), con il Mercoledì delle Ceneri, comincia il periodo della Quaresima. Per iniziarlo nel migliore dei modi, i rappresentanti giovanili delle varie parrocchie della nostra città hanno organizzato una celebrazione liturgica presso la chiesa di San Francesco, in Piazza Dogana.

Infatti, il giorno 25 Febbraio alle ore 20:30, tanti erano i giovani che hanno dimostrato con la loro presenza di aver compreso il significato profondo di questa celebrazione. L’incontro è stato presieduto da mons. Serafino Sprovieri, con la collaborazione di alcuni sacerdoti, tra i quali il nostro Parroco.

Dopo le letture, intervallate da canti, la benedizione delle ceneri e la proclamazione del Vangelo,il momento centrale è stato quello in cui tutti noi Vignetta (2.130 Byte)giovani abbiamo ricevuto l’imposizione delle sacre ceneri, gesto carismatico che ci riporta all’essenzialità della natura umana.

Infatti, analizzando le semplici parole "polvere sei e polvere ritornerai", ogni cristiano comprende come dovrebbe vivere realmente la propria vita, senza affannarsi troppo a costruire beni effimeri su questa terra, ma prodigandosi a fare del bene per assicurarsi un "pezzo di Paradiso".

La celebrazione si è conclusa con la consegna del messaggio del Papa in occasione della XIII Giornata Mondiale della Gioventù che si terra la Domenica delle Palme (5 Aprile 1998). A questo proposito il Papa ci ha proposto, come spunto di riflessione e di preghiera queste parole: "Lo Spirito Santo v’insegnerà ogni cosa" (cfr. Gv 14, 26).

Ci vediamo al prossimo incontro naturalmente… siate numerosi!

Simona B. & Antonella C. ?


Che cos’è la preghiera

Dieci modi sbagliati di pregare.

 

Anche i ragazzi lo intuiscono, molti incontri di preghiera non hanno nulla a che vedere con la preghiera autentica. Pregare infatti non è solo fare sul serio, ma è entrare in sintonia con Dio. A fare una rassegna dei vari atteggiamenti sbagliati che si assumono nella preghiera, si diverrebbe lunghi. Può però essere utile tracciare qualche ritratto.

Lo svogliato: è colui che si rassegna alla preghiera perché è trascinato dai compagni o dall’animatore. Durante l’incontro guarda nel vuoto e sbadiglia. Non pensa a nulla, non si concentra si distrae immediatamente. Quando era bambino qualche preghiera la diceva ancora, ora praticamente non prega più.

Il distratto: prega volentieri, ma non riesce mai ad arrivare al termine. Quando è in gruppo fa meccanicamente ciò che fanno gli altri. A tratti si accorge di essere distratto e si riprende, ma ben presto qualche altro pensiero o un qualche piccolo movimento lo rimanda tra le nuvole.

L’incostante: prega quando ne sente trasporto o quando qualcuno glielo ricorda. Quando prega "è su di giri", ma negli altri momenti non si sa che tipo sia. Prega quando è aiutato dalle circostanze, dagli amici, dall’animatore.Crocifisso (19.260 Byte)

Il bonzo: prega perché gli è utile per imparare a concentrarsi, per essere padrone di se stesso. Prega perché è un dovere ed è giusto riconoscere i diritti della "divinità". Non ha ancora scoperto che pregare è incontrarsi con Qualcuno che ti ama e ti è amico.

Il muto: durante la preghiera naturalmente non apre bocca. È muto, ma è anche assente con la sua mente. Non segue la preghiera, il filo dell’argomento non gli interessa. Quando è in gruppo non ha mai nessuna intenzione di preghiera da proporre, nessuna riflessione da fare.

Il sentimentale: ama le espressioni tenere e si commuove. Prega con trasporto esagerato, ripete spesso invocazioni affettuose. In fondo fa una buona preghiera, ma da’ l’impressione di essere "sdolcinato e affettato". Il rischio più grande che corre è che da adulto abbandoni del tutto la preghiera per "averne fatta indigestione" o perché "roba da femminucce" o da bambini.

Il freddo: non sa entusiasmarsi o non ci riesce. Spesso condivide ciò che si sta facendo, ma non riesce a vibrare, a sentire in po’ di slancio emotivo che gli renderebbe la preghiera più facile e gradevole.

Il gretto: prega solo per sé, per i suoi parenti, per le malattie vere o temute dei suoi cari. La sua prospettiva è limitata: è attaccato a se stesso e ai suoi, al suo piccolo mondo, il resto lo trova indifferente.

Il parolaio: ha sempre una riflessione pronta, una intenzione di preghiera per tutto. Vive in superficie e le sue parole sanno di "imparato a memoria". Non si capisce perché prenda sempre la parola, se tutti sanno che non gliene importa niente.

Il superficiale: prega perché lo ha sempre fatto, perché glielo raccomanda la mamma. Prega meccanicamente prima di dormire, prima degli esami, quando si trova in pericolo, quando la sua squadra perde.

Cinque piccole regolette astute.

Non è vero che pregare sia facile, che sia sempre un fatto spontaneo, che "quanto più si è liberi, tanto meglio si prega". Chi non si prepara e non organizza la sua preghiera, corre il rischio di non pregare affatto. Ecco alcune regolette astute che circolano alla "Città dei Ragazzi" di Cuneo:

Prima norma: non mettetevi a pregare prima di esservi preparati. Non si può passare facilmente da un campo di calcio alla chiesa, senza un momento di concentrazione. Non abbiate fretta. La preghiera ha un suo ritmo, e ha delle esigenze che vanno salvaguardate, perché raggiungano l’effetto.

Seconda norma: quando pregate, date importanza anche alla posizione del corpo. Prendete la posizione più utile, quella che vi aiuta di più.

Terza norma: cercate l’ambiente più adatto e aspettate il momento in cui siete più ben disposti. Se pregate bene in chiesa, andateci; se preferite fare due passi pregate camminando. L’importante è che la vostra preghiera divenga possibile. In genere però è indispensabile il silenzio, un ambiente tranquillo.

Quarta norma: rinnovate la vostra preghiera. Conoscere a memoria alcune preghiere è molto utile, specie nei momenti di poca fantasia o di pigrizia. Ma quando è possibile, inventare nuovi modi di pregare, quelli che vi sono più congeniali.

Quinta norma: controllate la vostra preghiera, come il pilota tiene sempre sott’occhio il quadro dei comandi e la bussola. "Dai frutti si conosce l’albero". È la vostra vita, il vostro modo di parlare e di giudicare che riveleranno il livello della vostra preghiera. Quando si prega bene, qualcosa capita sempre.

"Che ciascuno provi e scoprirà che la preghiera quotidiana aggiungerà qualcosa di nuovo alla sua vita" (Gandhi).


Quel maglione a righe

Avevo 5 o 6 anni non ricordo bene. Mia mamma amava molto lavorare con i ferri. Confezionava di tutto: sciarpe, guanti, cappelli, coperte. Un giorno mentre giocavo, mi chiamò e mi mostrò un prodotto della sua "abilità" realizzato appositamente per me. Era un maglione coloratissimo (oserei dire esageratamente colorato) a fascie orizzontali giallo, verde e arancione. Per rendere l’idea dei colori basta pensare a quelle tinte forforescenti delle divise delle persone che lavorano di notte in prossimità di strade.

Il primo impatto fu terribile. Non lo metterò mai, dissi a me stesso. Poi grazie ad una lezione molto convincente di mio padre (piu che di una lezione teorica si trattò di una lezione pratica) fui costretto tra le lacrime ad indossarlo. Ricordo che nonostante tutto continuai a piangere, forse nella speranza di attenuarne i colori bagnandolo . L’esperimento risultò vano.

Erano gli anni settanta, e come si sa i nostri armadi non erano certamente colmi di vestiti, quindi mio malgrado fui costretto ad indossarlo per quasi tutta la stagione invernale.

Un giorno di buon mattino mi alzai per andare a scuola e dopo essermi lavato andai nella mia cameretta per vestirmi e gira e rigira, non trovai il maglione. Allora corsi subito dalla nonna chiedendole informazioni. "La mamma lo ha buttato" mi disse con una certa freddezza. Che notizia! Iniziai a piangere e a sbattermi per tutta la casa e ci volle un’altra lezione di mio padre per farmi calmare. Che strano mi dico! Piangere per la stessa cosa ma per due motivi differenti.

Luongo Antonio ?


P A G I N E di D I A R I O

Ti portavo in braccio

 

Una notte un uomo fece un sogno. Sognò che stava camminando sulla spiaggia con il Signore. Nel cielo erano proiettate scene della sua vita. Per ogni scena notò due paia d’impronte sulla sabbia: una apparteneva a lui l’altra al Signore. Quando l’ultima scena della sua vita fu passata, egli guardò dietro di se e si accorse che molte volte, lungo il sentiero, c’era un solo paio d’impronte. Notò anche che appartenevano al periodo più triste e più sfiduciato della sua vita. Questa cosa lo preoccupò e chiese spiegazioni in proposito. "Signore, Tu sapevi che, una volta che avevo deciso di seguirTi, Tu dovevi camminare con me per tutta la strada. Ma io ho notato che durante il periodo più difficile della mia vita c’è un solo paio d’impronte. Io non capisco perché quando ho avuto bisogno di Te Tu mi abbia abbandonato. Il Signore rispose: "mio prezioso, prezioso figlio, io ti amo e non ti avrei mai abbandonato. Nel tempo della prova e della sofferenza, nel quale tu vedi un solo paio d’impronte, era perché io ti portavo!".

Peccato

Uno degli insegnamenti più sconcertanti è: Dio è più vicino ai peccatori che ai santi. Ecco come si spiega: Dio in Paradiso tiene ogni persona per un filo; quando pecchi tagli il filo allora, Dio lo riannoda e così facendo ti avvicina un po’ di più a lui. Ancora i tuoi peccati tagliano il filo… e con ogni nodo Dio continua a tirarti sempre più vicino a se.

Quando…

Quando il mio cuore è duro e inaridito, scendi come una pioggia di misericordia.Quando la grazia è perduta nella vita, vieni come un improvviso scoppio di canti.
Quando il lavoro tumultuoso da ogni parte leva il suo fragore, escludendomi dall’aldilà, scendi, Signore del silenzio, con la Tua pace e il Tuo riposo.
Quando il mio misero cuore siede in disparte come un mendicante, spalanca la porta, mio re, e fa’ il Tuo ingresso trionfale.
Quando le passioni accecano la mente con polvere e delusioni, vieni con folgori e tuoni.

Lasciami solo quel poco

Signore,
lasciami solo quel poco per cui io possa chiamarti mio tutto, lasciami solo quel poco per cui io possa sentirTi in ogni luogo e venire a Te in ogni cosa e offrirTi il mio amore ogni momento, lasciami solo quel poco per cui io non possa mai nasconderTi lasciami solo la catena con cui possa legarmi al Tuo volere e il Tuo fine sia realizzato nella mia vita che è la catena del Tuo amore.

Educarsi alla legalità (6.294 Byte)


Corso di Cresima

(Martedì e Giovedì ore 20:00-21:00)

Aprile 14, 16, 21, 23, 28, 30

Maggio 5, 7, 12, 14, 19, 21, 26, 28

Giugno 2, 5, 9, 11, 16, 18

Cresime Domenica 21 Giugno

-----------------------------------------------------

Turni di 1ª Comunione 1998
(ore 10:00)

Maggio 31
Giugno 14 - 21 - 28
Luglio 12
Settembre 6

----------------------------------------------

Zelatrici della S. Famiglia
Incontri ogni 3º Venerdì del Mese

Parrocchia SS.Addolotara
Marzo
e Maggio ore 17:00

Parrocchia S.Modesto
Febbraio
e Aprile ore 16:30
L'incontro si conclude con la S.Messa

--------------------------------------------------------

SONO ARRIVATI I BANCHI NUOVI

Avete notato che la chiesa è stata arredata con 64 banchi nuovi.
Coloro che volessero contribuire alla spesa con il versamento dell'importo totale di un banco,
dedicandolo alla memoria di un proprio congiunto defunto o semplicemente con una offerta, quale contributo, può rivolgersi all'Ufficio Parrocchiale.


Indice - Bollettino precedente - Bollettino successivo

Ritorna alla home-page