SAN MODESTO NEWS

Bollettino n.26

Gennaio - Febbraio 1998

buona lettura...

Indice:


Quaresima:
Un grande dono della misericordia di Dio

Chi si recherà in chiesa il Mercoledì delle Ceneri, si sentirà dire: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai», mentre un pizzico di cenere è posto sulla testa. Con questi gesti inizia la Quaresima, tempo di preparazione alla Pasqua. "Ricordati che sei polvere": ossia ricordati della tua debolezza, della tua fragilità, della tua miseria. La cultura di oggi fa di tutto per nascondere questa verità, l’edonismo imperante, la perdita di valori, la ricerca spasmodica di accumulare ricchezze (vedi quello che sta accadendo con le siringhe temporizzatrici necessarie per il metodo Di Bella, che hanno raggiunto cifre astronomiche da L.1.200.000 a 1.500.000. Persone senza scrupoli che si arricchiscono sulla malattia della gente SIGH!!!), ma tuttavia "Ricordati che sei polvere" non sono dette per reprimerci, semmai per aprirci gli occhi sulla verità della nostra vita, sulla fragilità di ognuno di noi. Ci sono rivolte in prospettiva della Pasqua di Resurrezione, quando questa debolezza sarà trasformata in vittoria "il Signore solleva dalla polvere il misero" (1 Sam. 2,8). C’è dunque un annuncio di gioia nella Quaresima: la Pasqua non è lontana.

Il tempo di Quaresima, dunque, non è un tempo triste. Si potrebbe anzi affermare che esso entra nei tempi ordinari della nostra vita per strappare alla radice ogni tristezza. La Quaresima è un tempo opportuno per tale sradicamento. Si tratta, in un certo modo di abbandonare le abitudini di sempre per far crescere in noi un uomo e una donna nuovi. Questo tempo può essere perciò il momento di un vero e proprio cammino interiore che potremmo paragonare al cammino che Gesù compie dalla Galilea sino a Gerusalemme. Stare con Lui, accompagnarlo nei giorni che si susseguiranno, lasciandosi guidare dalle Sue parole e dal Suo esempio, è il modo migliore per far crescere in noi gli stessi sentimenti di Gesù.

Le parole chiave per vivere la Quaresima come tempo di gioia e di Grazia sono: PREGHIERA; DIGIUNO-RINUNCIA e CARITÀ.

Croce (26.747 Byte)Innanzitutto PREGHIERA, soprattutto quella recitata insieme in casa con tutta la famiglia. Pregare per il cristiano è stare davanti a Dio, cercare la Sua presenza e rapportare a Lui tutta la vita. Non è prima di tutto parlare con Dio, quanto ascoltarlo. È Dio, infatti, che ha l’iniziativa nella preghiera, come in ogni altro aspetto della vita cristiana e della salvezza. Per questo motivo, l’ambiente vitale della preghiera è il silenzio; non solo esteriore, ma soprattutto interiore. Come la Fede, anche la Preghiera nasce dall’Ascolto. Dio, infatti, ci interpella con la parola delle Scritture, nei Sacramenti quali segni della salvezza, negli avvenimenti della vita personale e della storia dei popoli. La Preghiera parte dall’Ascolto, ma si sviluppa nella memoria, cioè nel ricordo di quanto Dio ha detto e fatto per noi nel Signore Gesù e in tutta la storia della Salvezza, e diventa infine risposta di fede, contemplazione e stupore, adorazione e lode, rendimento di grazie e promessa d’impegno, domanda, supplica e richiesta di perdono (cfr. Catechismo Chiesa Cattolica, 2623 –2643). Anche all’interno della famiglia, pregare vuol dire riconoscere e accogliere con generosità il disegno di Dio, cogliendo i segni del Suo Regno nella realtà e nei fatti della vita, interpretati alla luce della sua Parola. La preghiera della famiglia "ha come contenuto originale la vita stessa della famiglia, che in tutte le sue diverse circostanze viene interpretata come vocazione di Dio e attuata come risposta filiale al Suo appello" (Familiaris consortio, 59).

Il DIGIUNO – RINUNCIA è il segno personale che rafforza la nostra volontà. Difficilmente oggi riusciamo a fare "sacrifici" siamo diseducati a questo tipo di pratica, la Quaresima ci permette di "allenare" la nostra volontà alla rinuncia, a farci comprendere che: "la felicità non consiste nel possedere tutte le cose, ma felicità è, non soffrire quando una cosa non si ha". Purtroppo questo tipo di felicità l’abbiamo smarrita. La nostra volontà e tarlata, da ogni parte veniamo sollecitati a non rinunciare a nulla, anzi, le proposte che vengono dal mondo laico sono tutte orientate solo ed esclusivamente alla ricerca egoistica del piacere in tutte le sue forme, dal cibo, alla sessualità, al divertimento ecc...

Educarci ed educare al Digiuno, nel senso etimologico del termine e in senso lato alla Tv, alla discoteca, al pub, alle feste ecc., e a saper rinunciare a qualcosa per il Regno di Dio, diventa il segno tangibile per dimostrare a Dio l’adesione della nostra volontà a compiere in tutto la Sua Volontà. È un andare contro corrente per costruire il nostro tesoro in cielo.

La CARITÀ è l’attuazione pratica di quanto abbiamo detto sopra. La Preghiera ci mette in dialogo con Dio, il Digiuno – Rinuncia ci fa interiorizzare la Parola e rafforzare la nostra volontà, la Carità ci fa uscire da noi stessi e ci permette di riconoscere e incontrare Dio nel volto dei nostri fratelli che soffrono o che sono nel bisogno. Ma anche la Carità deve essere praticata concretamente, con umiltà senza avere la presunzione di essere i migliori. Primariamente dovremmo essere capaci di accettare chi vuole "farci la carità" e poi poter fare la carità. Essa è dimensione dell’essere e non dell’agire. Aprire il nostro cuore alla Carità significa ESSERE PROVVIDENZA PER GLI ALTRI.

Solo se sapremo vivere questi 40 giorni in questo modo arriveremo alla Pasqua con il cuore pieno di gioia certi di aver cooperato con Dio alla costruzione del suo Regno, che è Regno di Pace, Amore e Solidarietà.

Il Parroco


CAMPO SCUOLA INVERNALE

La prova più difficile da superare

La parrocchia di San Modesto ha inaugurato il nuovo anno con la sua prima esperienza di campo invernale tenutosi, come avviene in estate, ad Accadìa, località attraente da un punto di vista paesaggistico ma senz’altro climaticamente difficile, non solo e non tanto per le basse temperature, quanto per la costante presenza di un gelido vento di montagna.

A chi si aspettava che tali condizioni climatiche fossero la prova più difficile da superare, l’arrivo ha riservato un fuori programma a sorpresa i cui protagonisti principali erano miriadi di animaletti con un attaccamento a dir poco stoico alle strutture deputate ad accoglierci. È stato così che i pochi uomini presenti al campo hanno potuto subito dimostrare la loro valorosa natura e, muniti di scope e di armi infuocate, hanno liberato l’abitazione dagli sgraditi ospiti. I pochi animaletti sopravvissuti hanno reso tesa la partecipazione alla Messa e ai Vespri ai soggetti più impressionabili che, a dispetto di chi voleva riposarsi delle diurne fatiche, hanno simpaticamente animato la prima notte ad Accadìa.

Accadìa (34.420 Byte)Passata la paura, il giorno seguente, si sono potuti affrontare con più serenità ed introspezione i vari appuntamenti religiosi che hanno avuto nella celebrazione della Messa il momento di maggiore tensione emotiva e spirituale, in particolare quando si è dato luogo ad una sorta di pubblica confessione dei peccati che più ci allontanavano da Dio. Per chi affrontava per la prima volta l’esperienza del campo ciò ha certamente contribuito a sviluppare il senso di appartenenza alla comunità religiosa grazie allo spirito di solidarietà generatosi attraverso l’identificazione in quelle debolezze comuni che altri avevano coraggiosamente confessato. Da quel momento si è creata una "intimità di gruppo" che ci ha consentito, nella serata finale, di essere più profondamente sinceri al momento della verifica delle motivazioni che ci avevano condotto lì, delle impressioni che ci portavamo a casa e di quelle buone o meno nobili che avevamo avuto dei nostri compagni di avventura.

Tra pianti e risate, che arrivavano puntuali ad allentare l’eccessiva tensione, si è consumata l’intera nottata e, dopo poche ore spese a dormire, ci siamo accorti che stava per finire un’esperienza umanamente e religiosamente forte che sembrava appena cominciata. Tre giorni sono davvero pochi per dare il via al cammino dall’Egitto verso il deserto e per portare nella vita di tutti i giorni la dimensione spirituale vissuta e la voglia di conoscere e confrontarsi con chi l’ha condivisa.

Annamaria Franzese


QUESTIONE DI TERRITORIALITÀ

Sapete che differenza c’è tra gli uomini e gli animali? Come affermano molti studiosi ed esperti di antropologia, l’elemento che differenzia gli animali dall’uomo è l’intelligenza ovvero la ragione. Attraverso di essa infatti, l’essere umano riesce (o dovrebbe riuscire) a controllare il suo istinto.

Fatta questa premessa, voglio raccontarvi una bella storia.

In una immensa savana, dove ogni animale infastidito dall’eccessivo caldo cerca di trovare un posto al fresco per potersi riposare, viveva un bel leone chiamato dagli amici Pippo (forse aveva qualche parentela con il famoso amico di Topolino). Questi, da buon re della foresta, per sottolineare la sua maestosità aveva tracciato i confini del suo territorio: guai a chi cercava di entrarvi!

Un giorno Pippo, abbastanza stanco perché aveva cacciato per ore e, ormai sazio, stava sdraiato all’ombra di una lunga palma cercando di riprendersi dalle lunghe fatiche. Intanto, ignara del pericolo, una zebra, frugando tra l’erba, si aggirava nelle immediate vicinanze di Pippo che dormiva beatamente, russando cosi forte che la lunga palma si muoveva come se fosse agitata dal vento.

Leone (5.891 Byte)Non molto lontano da questi, in agguato dietro un cespuglio, c’era un altro leone, Poldo, che avendo girovagato per tutto il giorno aveva un certo appetito. "Capita come il formaggio sui maccheroni", pensò in quel momento Poldo, che già gustava con la fantasia quel bocconcino.

Purtroppo questi, forse preso dalla fame e non considerando il fatto che quello potesse essere territorio di un suo collega, si avventò contro la povera Bianca - la zebra - che dalla paura perse quelle poche strisce nere che le erano rimaste.

Sentito il rumore, quasi innervosito dal fatto che qualcuno avesse osato interrompere il suo riposo quotidiano, ma soprattutto perché qualcuno era entrato nel suo territorio, Pippo, con tutta la sua maestosità, si diresse verso il luogo dell’agguato. Intanto Bianca, impaurita ma soprattutto consapevole del fatto che presto sarebbe diventata un ottimo primo piatto, restava immobile mentre il malcapitato Poldo, capendo la situazione, senza nemmeno farsi dire niente, si allontanava con la coda tra le gambe sempre più affamato.

Pippo in quel momento, con il suo carisma, aveva di nuovo dimostrato il suo dominio in quel pezzo di foresta. Infatti per sottolinearlo ancora di più, prima di ritornare a dormire, nonostante non avesse fame, aveva ammazzato la povera Bianca. Intanto Poldo, furbo come una volpe, nascosto dietro ad un cespuglio, aveva assistito a tutta la scena. Appena Pippo iniziò di nuovo a russare - e anche la palma a muoversi - piano piano, quatto quatto, preso sempre più dalla fame, entrò in campo, agguantò la preda, corse verso la foresta e... Fine della storia: a voi la conclusione!

Antonio Luongo


TENDA DELL’AMICIZIA

Promossa dalla Parrocchia di S. Modesto col patrocinio del Comune di Benevento e dell’Amministrazione Provinciale, lo scorso 7 dicembre prendeva il via la "Tenda dell’Amicizia", iniziativa fortemente voluta quale momento di aggregazione non solo per gli abitanti il Rione Libertà ma, per la cittadinanza tutta. "Non aspettando qualcosa, ma...Qualcuno", questo lo slogan che riassumeva lo spirito della manifestazione e intanto qualcuno ha preso l’iniziativa di realizzare un sogno lungo un mese, e a lui va sicuramente il merito di aver sottolineato, ammesso ce ne fosse ancora bisogno, l’urgenza di disporre di strutture coperte, per attività sociali, a carattere rionale (o di quartiere se preferite!). Un invito, dunque, quello del Parroco e dell’intera Comunità parrocchiale a vivere un momento forte come il Natale andando alla ricerca del vero significato di rinascita interiore e di proponimenti tutt’altro che rispolverati per l’occasione ma soprattutto, il proposito di dare un’impostazione, se non esemplare, almeno riveduta e corretta, al nuovo anno, il cui inizio è stato salutato da molti proprio tra le pareti della tenda - struttura.

Molteplici le attività che si sono susseguite, nell’arco di un mese, fino all’ 8 gennaio. Attività che miravano a soddisfare le esigenze della intera Collettività rivolgendo la medesima attenzione a tutti, tenendo conto delle diverse fasce di età, dei gusti e delle aspettative di ogni singolo.

Concerto (20.586 Byte)Un’attenzione particolare era rivolta, perché non dirlo, a tutti quelli che per determinate condizioni fisiche, o semplicemente di salute, vivono ai margini di una società che talvolta non lascia spazio sufficiente nemmeno ai cosiddetti "normo - dotati".

La serata inaugurale, presenziata da S.E. Mons. Serafino Sprovieri e dalle autorità cittadine, vedeva impegnati i ragazzi del gruppo Giovani in un recital dal titolo "Cammina con noi, Maria", performance vissuta dai presenti come momento di riflessione e preghiera.

Ispirati al Natale seguivano i recitals dei bambini del 3° circolo didattico "San Modesto", dei ragazzi dell’istituto "Annunziata" di Prata Principato Ultra e dei fanciulli del 1° e 2° anno di catechismo della Parrocchia.

"Spaccato napoletano" commedia di Silvio Calandrelli è stata presentata dal C.R.A.L. Telecom mentre il gruppo giovani della Parrocchia "Spirito Santo" di Benevento hanno presentao il recital: "Sulla via di Damasco", ed i giovani di Lapio (AV) hanno dato vita alla performance canora "Solidarietà". Per la musica grande successo ha riscosso il Concerto di Capodanno dell’artista americano Avon Stuart interprete gospels e spiritual, musica che non conosce connotazioni particolari e che va ben oltre i colori di una bandiera e il credo di una determinata religione. Grande entusiasmo ha suscitato il concerto - esperienza di don Renato Trapani, mentre gli amanti della canzone classica napoletana hanno molto apprezzato "Napoletanamente", concerto di musicisti non professionisti che hanno davvero deliziato i presenti in sala. E ancora: "Lo Zecchino d’oro dell’Amicizia" e la "Corrida" un modo divertente di vincere il panico da palco per far divertire anche con la peggiore delle esibizioni. Al cineforum per i ragazzi sono stati proiettati: "La carica dei 101", "Space Jam", "Il libro della giungla"; per gli adulti invece i classici: "Arancia meccanica", "Il maratoneta" e "Colpo vincente"

Un ringraziamento particolare va ai medici dell’A.S.L. di via M. Minghetti, che hanno messo la propria professionalità a servizio della Collettività intera.

Se a qualcuno poteva sembrare presuntuoso lo scopo che si attribuiva alla tenda, quello cioè di supporto alle endemiche carenze per le quali il Quartiere in questione sembra essere stato pensato apposta, al di là dei limiti oggettivi con cui l’iniziativa ha dovuto fare i conti, si può ben dire che il sasso nello stagno è stato gettato. A chi ha creduto in tale iniziativa, sostenendola fattivamente, non resta che sperare che ci sia davvero spazio a sufficienza affinché faccia eco nelle coscienze intorpidite di quanti, forse troppi, hanno dimenticato i propri diritti, pur trovando nel quotidiano sempre e comunque qualcosa di cui lamentarsi.

Marilina Pizzi


Chi dona riceve

Con l’avvicinarsi del Natale ‘97, nella nostra Parrocchia, si è discusso su quali iniziative intraprendere, per vivere un Natale diverso, un Natale che ci portasse ad incontrare veramente Gesù.

L’incontro con Gesù non nasce nell’intimità di una coscienza in ricerca, prigioniera in sé, non nasce nella solitudine ma nasce nei segni dell’amore, della carità come anche nei gesti di pace e di riconciliazione. Il grande errore che si riscontra oggi è il distacco che esiste in molti tra la fede che professiamo e il modo di vivere il quotidiano, quindi si è pensato di portare fuori delle mura della parrocchia quei contenuti che sono alla base della nostra Fede.

Don Nicola ha esposto l’idea di una "Tenda", dove poter svolgere una serie di attività cercando di coinvolgere tutte le realtà del Quartiere, le istituzioni locali quali il Comune la Provincia e anche la Curia.

Messa notte di Natale (17.029 Byte)L’idea divenuta realtà: Domenica 7-12-1997, alla presenza dei rappresentanti di tutte le istituzioni politiche, civili, religiose e dei cittadini del Quartiere, c’è stata la benedizione e l’inaugurazione della "Tenda" da parte di S.E. Mons. Serafino Sprovieri.

Varie sono state le attività svolte, dal recital dei giovani della Parrocchia alla cena della vigilia di Natale con i ragazzi dell’istituto "Annunziata" di Prata Principato Ultra e le persone sole del quartiere, alle visite mediche, al dibattito sull’alcolismo ecc.

Un momento di grande riflessione c’è stato offerto il giorno di Natale quando abbiamo ospitato in casa una ragazza dell’istituto di Prata.

Valeria ha difficoltà nel parlare e a anche nel camminare. Ad ogni attenzione verso di lei, rispondeva con un sorriso e un abbraccio, era contenta di sedersi a tavola con noi e ripeteva spesso "casa, casa".

Quel giorno non si è mangiato perché guardando Valeria, abbiamo capito la nostra fortuna: una famiglia, una casa, l’amore dei figli... Le sono state regalate delle cose pensando che si sarebbe ricordata di noi.

È stata lei che con la sua gioia "di essere in una famiglia" ci ha fatto prendere coscienza dei veri valori della vita e che noi, come genitori, dobbiamo insegnare ai nostri figli un nuovo stile di vita passando dall’egoismo alla carità, dall’avarizia alla condivisione, dal privatismo alla fraternità.

Giorgio & Nicolina De Vita


Rassegna Stampa

Tenda dell'Amicizia

I principali titoli dai giornali che hanno trattato della Tenda

Rassegna Stampa (61.815 Byte)


Vignetta (2.716 Byte)


COMUNICARE LA VITA

XX Giornata della Vita - 1 Febbraio 1998

Con il tema "Comunicare la vita", vogliamo invitare tutti, credenti e non, a riflettere sul fatto che la vita è un dono da comunicare. È un tema che può essere approfondito da diversi punti di vista.

Riguarda in primo luogo la trasmissione responsabile e generosa della vita... e l’assunzione del delicato compito di educarla.

Esprime l’esigenza di raccontare in modo convincente la bellezza, la grandezza e la dignità di ogni vita umana che Dio ama in modo unico e irripetibile, qualunque sia la sua condizione.

Ricorda che l’essere umano è fatto per la relazione e che attraverso relazioni autentiche di amore, di giustizia e di solidarietà, in tutte le diverse forme di socialità, si comunica e si fa crescere la vita.

Mamma e bimbo (12.950 Byte)Invita a ripensare il rapporto tra il mondo delle comunicazioni sociali e la vita umana affinché la vita sia sempre presentata come valore assoluto, sia rispettata nella sua dignità e trattata con il più vivo senso di responsabilità.

Comunicare la vita è annunciare che abbiamo ricevuto un dono. La vita è un bene inviolabile che ci è stato affidato e di cui ciascuno è responsabile. Di una intensa comunicazione di amore e di vita abbiamo bisogno tutti ma in modo particolare le nuove generazioni sempre più esposte ai rischi di una cultura di morte.

In questo anno di preparazione al Giubileo siamo chiamati a lasciarci guidare dallo Spirito. A lui ci rivolgiamo perché ci aiuti a comprendere che la vita è un dono che ogni giorno Dio rinnova all’uomo.

Costruire una cultura di accoglienza e di rispetto della vita umana, è compito di tutti ma, mai quanto oggi questo compito interpella quanti operano nelle comunicazioni sociali, chiamati ad adoperarsi perché i messaggi trasmessi contribuiscano alla cultura della vita.

La vera professionalità rifiuta una informazione gridata, manipolata ed effimera. Quanto più diffusa e incisiva è l’azione dei media tanto più vigile e critico deve essere l’atteggiamento degli utenti. È necessario fare ogni sforzo per eliminare l’esaltazione della violenza, bandire l’erotismo e la pornografia, rifiutare ogni gratuita amplificazione di scelte disperate contro la vita. L’impegno di comunicare la vita esige che si dia più spazio alle testimonianze positive di amore e di servizio alla vita.

Non sono più rinviabili questioni che richiedono una decisa e comune iniziativa politica. Perché non avere il coraggio di promuovere efficaci politiche familiari, di garantire ai genitori la libertà di educazione dei figli, di riconoscere che non esiste vera famiglia se non è fondata sul matrimonio, di affrontare con decisione il dramma della disoccupazione e della casa..., di ribadire l’inviolabilità della vita umana fin dal suo concepimento? Sono questi i grandi problemi da cui partire per un risanamento del nostro paese che non sia solo economico ma anche e soprattutto morale.

A Maria raccomandiamo ogni persona e soprattutto le nostre comunità cristiane perché assumano con più coraggio la missione di comunicare messaggi di vita e di speranza ai tanti che ogni giorno si sentono avvolti da un clima di tristezza, di disperazione, di paura e di morte.

Solo la vita accolta e vissuta secondo il progetto di Dio è fonte di vera gioia e di pace.

Sintesi del messaggio dei Vescovi italiani


Candelora o Festa della Presentazione al Tempio

La candelora. Festa della Luce, ricorda il giorno in cui Maria e Giuseppe portarono Gesù al Tempio di Gerusalemme, 40 giorni dopo la sua nascita, per consacrarlo a Dio.

Prima della nascita di Gesù gli uomini non conoscevano nulla di Dio. Vivevano nelle Tenebre, nell’oscurità. Dio ha mandato suo Figlio sulla terra per farsi conoscere, amare e seguire da tutti gli uomini.

Gesù ha parlato di Dio agli uomini, ha detto che Egli è Nostro Padre, che ci ama come figli, che tutti gli uomini sono fratelli e devono formare una sola grande famiglia e che Dio ci vuole Bambini Catechismo (12.895 Byte)donare la vita che non ha termine.

Gli uomini sono stati illuminati dalle parole di Gesù, senza di Lui non avrebbero visto e compreso queste verità. Così senza la luce non possiamo vedere tutto ciò che è intorno a noi.

Gesù Luce per tutti gli uomini che vogliono accoglierlo, seguirlo e amarlo, chi lo segue non cammina nelle tenebre, ma verso la Luce, la Vita, la Verità. Anticamente i cristiani facevano una processione con delle candele accese e anche noi oggi continuiamo a celebrare la festa della luce. Come gruppo catechistico abbiamo voluto rendere partecipi e protagonisti della Festa delle Luci i bambini del catechismo di San Modesto e San Vito.

La celebrazione del rito è stata molto suggestiva. Don Nicola ha letto alcuni passi del Vangelo, è stato acceso il cero pasquale e alcuni bambini si sono avvicinati al cero per accendere la loro candela e poi si sono disposti a semicerchio intorno all’altare. I bambini hanno letto alcune riflessioni che ci hanno fatto comprendere che tutti noi dobbiamo seguire Gesù perché solo Lui ci può dare la Luce e soprattutto che noi dobbiamo testimoniare agli altri che Gesù è venuto per la risurrezione e la salvezza di tutti gli uomini. Dobbiamo far conoscere questa Luce soprattutto a coloro che non sono capaci di vederla o non la vogliono riconoscere. Durante la celebrazione i bambini hanno anche eseguito dei canti e abbiamo concluso con una preghiera di ringraziamento a Dio per averci donato questo suo Figlio. Ci siamo salutati festosamente con il canto "Strade e pensieri per domani".

Elvira Santaniello


emente...Brevemente...Brevemente...Brevemente...Brevemente... Brev

L'11 Febbraio si è celebrata la Giornata Mondiale dell'Ammalato anche nella nostra parrocchia. Alle 17:30 la S.Messa con l'unzione degli infermi e a seguire la processione alla N.S. di Lourdes intorno alla piazza.

Messa dell'ammalato (5.060 Byte)

Processione (7.138 Byte)

Giovedì 12, all'angolo di via Bari con via G. De Rienzo, è stata inaugurata una statua di Padre Pio con la celebrazione di una S. Messa presieduta da S.E. l'arcivescovo mons. Serafino Sprovieri. Numerosi gli intervenuti tra cui il nostro sindaco Pasquale Viespoli e alcuni tra Assessori e Consiglieri. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato di Quartiere "Rione Libertà". Il murales è stato realizzato da Marilina Pizzi ed Enza Fornito.

Benedizione statua P.Pio (8.113 Byte)


Pensieroso (1.281 Byte)P o s t a e R i s p o s t aIdea (1.230 Byte)

 

Sono una ragazza di 24 anni, una giovane donna che spera di realizzarsi, un domani, come moglie e madre. Purtroppo nel mondo d’oggi mi accorgo delle molteplici difficoltà che s’incontrano.

Secondo me è difficile oggi giorno sentirsi completa in tutto. Cerchi un lavoro per essere indipendente e non di peso ai tuoi genitori, ma poi ti accorgi che tutti tentano solo di sfruttarti non pagandoti adeguatamente.

Il mio sogno è quello di essere una brava fisioterapista ma nella mia città è difficile diventarlo se non scendendo a bassi compromessi. Fortunatamente ho dei valori morali che mi fanno andare avanti con le mie forze ma il dubbio che più mi assilla è quello di prendere l’iniziativa, cominciare questo lavoro affrontando le mille difficoltà. Insomma devo rischiare e mettermi alla prova come fisioterapista?

by Eny

 

Cara Eny un lavoro sotto-pagato lo troverai sempre. L’opportunità di rischiare te la da’ solo la tua giovane età. Non scendere mai a compromessi perché più importante di tutto è che tu conservi la tua dignità e continui a stimarti come donna e come persona.

Hai davanti a te due strade: una è quella di accontentarti del lavoro che hai. È la più semplice ma porta in un vicolo buio dove troverai solo frustrazione e una triste domanda: "avrei potuto farcela?" l’altra è la strada del rischio, del mettersi alla prova. È quella più difficile perché è ricca di ostacoli ma è anche quella che ti porterà a vivere serenamente anche un eventuale ritorno alla situazione attuale perché "almeno ci hai provato". Ricorda: nella vita le scelte più importanti sono sempre le più difficili anche le più dolorose. Sono quelle che richiedono più coraggio. Ora a te le belle cose! Tanti auguri e buona fortuna.

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Sono un ragazzo di 17 anni che d’inverno studia e d’estate lavora. Vesto solitamente con jeans strappati, ho i capelli lunghi e l’orecchino.

La cosa mi piace perché esprimere il mio essere "sognatore". Infatti, chi mi conosce e conosce la mia famiglia afferma che sono un bravo ragazzo. Spesso però succede che le persone mi guardino "storto". Ora io mi domando perché certa gente giudica solo dall’apparenza e non si sofferma sui contenuti di una persona?

Luigi 80

 

Caro Luigi, è giusto non giudicare dalle apparenze ma la tanta diffidenza che c’è in giro è dovuta soprattutto ad una grossa ignoranza (= non conoscenza) e al perbenismo che la società dell’immagine ci inculca ogni giorno attraverso i mass media. Basti pensare a quanti "cattivi ragazzi" girano vestiti firmati, capelli corti, viso rasato, aspetto ben curato e auto di moda.

Non prendertela! Vivi serenamente la tua immagine se davvero esprime il tuo essere. Ma fai attenzione: se le critiche al tuo aspetto ti fanno star male allora è il caso che tu riveda il tuo stile di vita perché forse l’abbigliamento che usi è solo una provocazione, l’espressione di un tuo disagio interiore.


Staccio 1997 • Staccio 1997 • Staccio 1997 • Staccio 1997

 

Battesimo (881 Byte)Sono rinati dall'acqua e dallo Spirito Santo:
Agozzino Laura - Aloia Sara - Bergantino Aurora - Bergantino Benedetta - Calabrese Orazio - Calandro Antonio - Calicchio Melania - Cante Davide - Cardillo Michael - Cardon Gianmarco - Cariello Sara - Caruso Selene - Cavuoto Alessandro - Cecere Luigi - Cellesi Sabrina - Cifiello Gabriele - Cioffi Raffaele - Cornacchione Franmcesco - D’Agostino Rosa - D’Agostino Stefano - D’Alessio Dalila - D’Argenio Marco - De Falco Vincenzo - De Ianni Emanuela - De Nicola Domenico - De Simone Cristian - De Toma Salvatore - De Vanna Francesco - Della Mura Martino - Dell’Elba Giorgia Domenica - Di Idrio Andrea - Di Pietro Annamaria - Facchiano Rita - Francese Fabio - Frattasi Giada - Fucci Vincenzo - Giorgione Paolo Nazzareno - Gramazio Luigi - Gramazio Rosa - Guardabascio Emanuele - Iadicicco Antonio - Iannella Luca - Izzo Gianmarco - La Salvia Francesco - Laudanna Gianluca - Lepore Alessia - Maccauro Aldo - Maccauro Valeria - Malegieri Laura - Marotti Martina - Marucci Antonio - Marucci Vincenzo - Mastrovito Chiara - Mazza Gianmarco - Meoli Anna - Mignone Francesca - Mucci Fabio - Orrei Mario - Parrella Alessia - Pastore Antonella - Pellino Maria Grazia - Petraroia Chezia - Pietrantonio Sabrina - Pinto Clelia - Piscopo Alessio - Porreca Christian - Raucci Lucia - Remino Roberta - Repola Antonio - Repola Davide - Rossi Benito - Russo Gabriele - Salierno Ilaria - Salzano Mariassunta - Sanfelice Olga - Scarinzi Pio - Senneca Michele - Sessa Virginia - Signoriello Annarita - Signoriello William - Spezzaferri Lucia - Tavino Marco - Tirendi Gretta - Troiano Alessio - Varricchio Gianluca - Verdino Viviana - Viola Francesco Pio - Zannini Cristian - Zarrillo Davide

Ai genitori e ai bambini tanta felicità e auguri

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1a Comunione (799 Byte)Hanno ricevuto per la prima volta l'Eucarestia:
Altieri Grazia - Badioli Marco - Barbato Antonietta - Barbato Vincenzo - Beltimonte Luciana - Bianchini Danilo - Bontiempo Federico - Bontiempo Gerardo - Campana Michele - Carone Gianmarico - Catalano Antimo - Cavuoto Federica - Cella Mario - Chirico Alessandria - Chiumiento Giuseppe - Ciotta Nicola - Ciullo Catia - Ciullo Graziano - Colapietro Giuseppe - Cotugno Gennarina - Cotugno Morena - D’Avorio Darvilio - De Luca Alessia - Del Vecchio Claudio - Diglio Alberto - Donatiello Gianluca - Fallarino Marco - Falzarano Pasquale - Feleppa Fabiana - Ficociello Luisa - Ficociello Veronica - Follo Cristina Grazia - Franzese Adriano - Fucci Benito - Garzone Iylenia - Grassoi Riccardo - Iaccomando Domenico - Iacoviello Ilaria - Izzo Danila - Izzo Gerardina - Izzo Valerio - Maiello Veronica - Marsullo Antonietta - Martinelli Giovanni - Micco Francesco - Mucci Stefano - Nigro Domenico - Olita Antonio - Olivieri Emanuele - Pannullo Simona - Parisio Paola - Parrella Eduardo Pio - Pino Emanuela - Puzio Martina - Repola Alessia - Romano Mario - Rosa Umberto - Saliorno Chiara - Salvatore Liola - Sferruzzi Silvia Serena - Sferruzzi Stefano - Squillante Roberta - Taddeo Daniela - Taddeo Filomena - Taddeo Mariangela - Tavino Erika - Tedesco Gianmarco - Travaglione Desiree - Verdite Alessandra - Verodite Francesco - Villani Augusto - Villani Ilario - Voccola Lorena

Tanta auguri e possiate crescere come Gesù in età, sapienza e grazia.

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Cresima (890 Byte)Hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo:
Albanese Gerarda - Anastasio Rosaria - Caporaso Valentina - Carluccio Patrizia - Cataffo Cosimo - Cavuoto Francesco - Chiusolo Luigi - Chiusolo Stefania - Da Nisco Angelina - De Angelis Gianni - De Gennaro Fausta - De Ianni Armando - De Ianni Mirko - De Ianni Pasquale - De Palma Massimo - Donatiello Anna Rita - Gianquinto Armando - Giorgione Clelia - Giorgione Italia - Iarrusso Benito - Lamparelli Gaetano - Lapis Gabriella - Legorano Antonio - Luciani Veronica - Maselli Nicola - Melisi Angelo - Micco Barbara - Orrera Amerigo - Petrella Marcella - Petrucciani Sonia - Pisano Gianna - Pisano Sonia - Poccetti Leandro - Ricciolino Palombino Carmine - Ricciolino Rita - Ruggiero Maria Teresa - Ruggiero Miriam - Russo Carmela - Sacone Lucia Emanuela - Santamaria Francesco - Siciliano Massimiliano - Soreca Luca - Soreca Viviana - Taddeo Loredana - Taurelli Mario - Tinessa Mario - Varrella Anna Rita - Varrella Cosimo - Varrella Filomena - Varrella Giovanni - Verdile Michela - Verdile Rosaria - Vernillo Vincenzo - Villanacci Carmine

Con l'augurio che possiate essere veri testimoni del Vangelo.

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Matrimonio (1.883 Byte)Hanno consacrato il loro amore nel nome del Signore:
Albano Donato & Cardillo Gerardina - Andriani Carmelo & Cavuoto Antonella - Bovino Roco & Mazzone Angela - Calvanese Gaetano & Zollo Giuseppina - Carolla Pietro & Bovio Debora - Caruso Alessandro & Micco Angela - Catena Massimo & D’Agostino Paola - Compare Emilio & Soreca Ylenia - Gianvito Aldo & Mucci Roberta - Gomma Vincenzo & Infantino Antonella - Grasso Alessandro & Verdile Maria Rosaria - Iacobacci Domenico & Calvanese Antonella - Iovini Stefano & De Gennaro Fausta - Izzo Michele & Palatella Elena - Limone Salvatore & Parente Angelina - Nazzaro Iris & Bianchini Cristian - Palermo Crescenzo & Russo Daniela - Patanè Lucio & Terlizzi Anna Maria - Repola Paolo & Iannotti Antonietta - Travaglione Giuseppe & Palmato Anna - Ucci Fortunato & Terlizzi Marilena - Zarrillo Andrea & Nilo Monica - Zollo Giovanni & Celentano Mariarosaria

Auguri ai novelli sposi e possiate avere una vita piena di gioia e soddisfazioni.

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Defunti (471 Byte)Sono tornati alla Casa del Padre:
Altieri Dante - Cavuoto Emilio - Cefalo Assunta - Corino Antonio - Crastino Achille - De Blasio Cosimo - Della Porta Francesco - Di Meo Nunziatina - Di Ponto Giuseppe - Florio Virginia - Franzese Antonio - Gagliardi Domenico - Galliano Maria - Gallo Maria - Ingaldi Raffaella - Maccauro Anna - Maglione Armida - Martinelli Antonio - Melillo Ettore - Morante Guerino - Panella Antonia - Pietraroia Giovanna - Russo Angela - Simone Antonio - Sommella Pasquale - Varricchio Carlo - Zoino Maria

Sentite condoglianze ai familiari, una preghiera per i defunti.


Corso di Cresima

(Martedì e Giovedì ore 20:00-21:00)

Aprile 14, 16, 21, 23, 28, 30

Maggio 5, 7, 12, 14, 19, 21, 26, 28

Giugno 2, 5, 9, 11, 16, 18

Cresime Domenica 21 Giugno

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Turni di 1ª Comunione 1998
(ore 10:00)

Maggio 31
Giugno 14 - 21 - 28
Luglio 12
Settembre 6

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Zelatrici della S. Famiglia
Incontri ogni 3° Venerdì del Mese

Parrocchia SS.Addolotara
Marzo
e Maggio ore 17:00

Parrocchia S.Modesto
Febbraio
e Aprile ore 16:30
L'incontro si conclude con la S.Messa

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SONO ARRIVATI I BANCHI NUOVI

Avete notato che la chiesa è stata arredata con 64 banchi nuovi.
Coloro che volessero contribuire alla spesa con il versamento dell'importo totale di un banco,
dedicandolo alla memoria di un proprio congiunto defunto o semplicemente con una offerta, quale contributo, può rivolgersi all'Ufficio Parrocchiale.

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Benedizione
delle famiglie

Dal 2 Marzo visiterò le famiglie per portare la benedizione del Signore.
Segnalate le persone ammalate o impedite che desiderano fare il precetto pasquale in casa.
Don Nicola


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