SAN MODESTO NEWS
Bollettino n.25
Dicembre 1997
buona lettura...
Indice:
dell'Arcivescovo alla città
Cari Beneventani,
torna con il Natale del Signore loccasione per rivolgerVi
un saluto augurale ed una parola di esortazione, nel desiderio di
tempi migliori. È la settima volta che ricevete un mio messaggio
natalizio, a partire dal 91 quando Vi partecipai il sogno
di vedere i quartieri come le grotte di Betlemme, con i cittadini
impegnati in una gara di amore perché, illuminati dalla stella,
si era diventati capaci di discernere Cristo in ogni
"piccolo". Ma quel gaudio spensierato doveva cedere il
posto ad una stagione di preoccupazioni poco natalizie!
Abbiamo visto crescere sofferenze e smarrimento, su uno sfondo di rabbia, che ora accenna anche a farsi "cattiva" in taluni soggetti che hanno inventato un sistema per turbare laltrui serenità, con lettere calunniose che seminano sospetti e generano inimicizie. Come non vedere in ciò lo zampino del Maligno, turbatore della pace?
I grossi motivi di disagio continuano a essere quelli stagionati in questi ultimi anni: disoccupazione, diffusione della droga, escalation della microdelinquenza con estorsioni e scippi. Costituiscono la cappa nera da cui piovono sul territorio altri disagi, con il conseguente degrado di tanti "poveri" (ora la verità non fa più scandalo!), mendichi non più "dalla faccia coperta" di cibo, vestiti, buoni mensa, contributi per le bollette dell ENEL, ecc.
Le Caritas sono in tilt anche perché stanno emergendo addirittura strategie daccattonaggio "violento", forse motivate da qualche "mente", che sta inventando il business del pitoccare!
Eppure Benevento,
relativamente alle città sorelle, sembra la più
"normale", in quanto i cennati mali qui si
conserverebbero a livello "fisiologico". Tanti ci
invidiano non solo per essere stati preservati da calamità, come
il terremoto nellUmbria e nelle Marche o come
linvasione di profughi nelle Puglie ed in Calabria, ma
anche di non riscontrare nel tessuto urbano, grazie a Dio
abbastanza sano, quei sintomi terribili di degrado morale
collegati con la "pedofilia" e con lo sfruttamento di
ragazze terzomondiali, sfacciatamente visibili altrove dove, ai
margini delle strade si contano a decine i bivacchi del vizio!
Questo "riconoscimento" non deve però tranquillizzare la nostra coscienza e renderla meno sensibile alle sofferenze di tante famiglie di periferia o abitanti in viuzze del centro, dove pare che la storia si sia fermata agli anni della guerra!
Natale ritorna per infrangere i paraocchi e richiamarci tutti alla solidarietà ed allamicizia. È un messaggio antico, che attende di essere inverato dal nostro comportamento anche oggi.
Questanno le Feste vedono finalmente la mensa del povero, intitolata alla memoria di Mons. Carlo Minchiatti, segno di non piccola entità, dal momento che coinvolge un gruppo numeroso di "volontari", che rendono possibile ed efficiente tale servizio. Vi sono tanti Beneventani, dunque, che vivono la "simpatia" verso i meno fortunati, e la interpretano con gesti concreti, a conferma della parola del Signore: "Cè più gioia nel dare che nel ricevere!".
Un altro segno, forse più pregnante dei tradizionali "presepi viventi", è la "Tenda dellAmicizia", impiantata nel rione Libertà - San Modesto con il patrocinio particolare dellAmministrazione comunale e della Curia e dellAmministrazione provinciale. È nata come esperienza provocatoria allaccoglienza dell"altro", misterioso sacramento del "totalmente Altro", cioè di Dio che bussa al nostro egoismo col volto dei fratelli poveri e chiede che gli si apra, per fare festa con noi.
Siamo talmente persuasi che questa sia la strada maestra per migliorare i tempi attuali, che cè una vera inflazione di iniziative mirate a fini nobili, come la raccolta della Caritas per i terremotati o come la recente Telethon per la raccolta di risorse a favore della ricerca scientifica sulla distrofia muscolare ed altre malattie genetiche, gara alla quale il Sannio ha partecipato con onore.
Se vogliamo valorizzare questi molteplici spunti che fanno da corona al Natale 1997, dobbiamo concludere con linvito a non farli cadere, a cominciare dalla Tenda dellAmicizia.
Levangelista Giovanni racconta il mistero dellincarnazione così: "E il verbo si fece carne e piantò le sue tende in mezzo a noi!" Natale, dunque, come manifestazione della filantropia di Dio, che ci richiama tutti allimpegno ineludibile dellamicizia fraterna. E fa piacere constatare che su tale frontiera si ritrovino a lavorare insieme le forze ecclesiali e civiche e tantissimi cittadini di buona volontà, a prescindere dalla loro cultura e dai loro convincimenti personali.
Ma questo "progetto" di nuova convivenza, che in tal modo si esprime come avvertita esigenza per il futuro, deve tradursi in "scuola permanente di simpatia" verso gli emarginati; perciò la mensa del povero, con tanti volenterosi che ne rendono più confortevole il servizio.
Ed infine laccoglienza della proposta fatta dalla Caritas "per i terremotati", perché questi santi giorni siano festosi per tutti. È una dilatazione degli orizzonti dellamicizia ben oltre i confini della nostra Città, verso una dimensione universale della fraternità.
Natale con i tuoi! - recita ladagio che si trasmette di bocca in bocca. Ma il legittimo desiderio di un po di intimità non deve estraniarci dalla storia. "Nessuno può essere felice da solo!" - diceva il giornalista Raoul Follereau. Il Natale viene a ricordarci che Dio ha voluto manifestare la sua benevolenza, ritornando nella storia umana come una potenza invincibile, per promuovere il bene, lamore e la pace. La nostra speranza e tutta qui: che un numero crescente di uomini impegni la propria libertà su tali direttrici.
In questa fondata fiducia rinnovo gli auguri più cordiali a tutti ed invoco su Benevento la benedizione del celeste Bambino e della sua e nostra Madre Maria. Buon Natale!
Benevento, 16 dicembre 1997
+ SERAFINO SPROVIERI
Arcivescovo Metropolita
Grazie, Eccellenza,
per aver citato nel Suo Messaggio Natalizio la nostra iniziativa
della "Tenda dell'Amicizia".
Il Suo apprezzamento per questa nostra "fatica" ci onora, ci lusinga e ci è di sprono a fare ancora meglio nel futuro. No, Eccellenza, questa iniziativa, che sta dando buoni frutti e che è stata entusiasticamente accolta non solo dai cittadini del rione Libertà ma dall'intera città, non la lasceremo cadere, anzi, questa prima esperienza ci servirà per far funzionare meglio l'organizzazione negli anni avvenire.
Con l'occasione ci è gradito augurarLe, con affetto filiale, Buon Natale e lunga vita al servizio della Chiesa Beneventana.
N.d.R.
La comunità parrocchiale Santo Natale e un Felice 1998 |
INAUGURAZIONE
Il giorno 7 dicembre ha avuto luogo l'inaugurazione della "Tenda dell'Amicizia".
Di questa iniziativa se ne è tanto parlato e con grande curiosità si è atteso questo giorno. Alle ore 20:00 don Nicola e tutte le autorità presenti, tra queste il sindaco Pasquale Viespoli e mons. Serafino Sprovieri Arcivescovo della Diocesi, hanno ufficialmente aperto questa manifestazione. Infatti dopo la benedizione, sul piccolo palco della tenda, i giovani della parrocchia hanno rappresentato un recital intitolato "Cammina con noi, Maria".
La performance metteva in scena la visita di Gabriele a Maria che preannuncia l'arrivo di Gesù Cristo, incarnatosi nel suo seno e concepito per salvarci dal peccato. Tra i personaggi tre coriste, che impersonavano la gente comune, ovvero tre ragazze del popolo molto povere. Un uomo molto scettico che faceva domande per scoprire più a fondo ciò che Maria aveva vissuto, ma soprattutto per capire quello che Gesù aveva fatto. Poi Gabriele, come una visione compariva a chiarire i dubbi dell'uomo. Infine Maria che parlava di sé e di quel bimbo che sarebbe diventato figlio di Dio.
La rappresentazione, visto il contenuto, non è stata affatto noiosa anche perché vivacizzata da balletti e canti. In questo i ragazzi hanno davvero dato il massimo, anche se qualcuno in principio era un po' emozionato, tutto è andato per il meglio.
Sicuramente il recital è stato uno dei mezzi migliori per inaugurare la tenda dell'amicizia anche perché andava concepito come momento di vera preghiera.
Vi aspettiamo alle prossime manifestazioni. Siate numerosi!
Francesco Manente e Stefania Zollo
Concorso presepe
Secondo concorso per premiare i presepi più significativi. Le iscrizioni si ricevono nell'ufficio parrocchiale entro il 25 Dicembre 1997. La commissione visiterà i presepi a partire dal 27 Dicembre. La premiazione si svolgerà il 6 Gennaio 1998 alle ore 17:30, nella Tenda dell'Amicizia.
Caro amico: So che trascorrerai questi giorni di festa un pò chiudendoti in te stesso, magari vorresti non vedere quanti invece si sentono vitali. Rispetto la tua tristezza. Voglio però raccontarti una storia. Qualcuno, tempo fa mi disse: In un'altra dimensione esiste il regno di un Uomo Grandissimo. Egli ci osserva e al momento giusto, quando vede che ne abbiamo bisogno, permette che uno, o più, dei suoi angeli ci camminino affianco. Sempre quell'amico ci aiuta, ci tende la mano, spesso non riconosciamo in lui l'angelo. Sempre più spesso dinanzi a noi c'è il Figlio di quell'Uomo Grandissimo. Quel Figlio spesso ha fame, spesso è ammalato, spesso sorride, ed è allora che noi siamo angeli. In qualsiasi circostanza tu, amico, ti trovi, ricordati che è in te l'angelo; è in me, è in tutti gli altri. BUON NATALE |
Avvento: momento liturgico di attesa
e di preparazione al Natale
Il periodo dell'Avvento è il momento dell'anno liturgico in cui ci prepariamo ad accogliare Gesù, il Salvatore, che viene per noi. Tutti, adulti e bambini, dobbiamo prepararci a vivere cristianamente il Natale.
L'attesa
della venuta di Gesù non consiste soltanto nell'addobbare le
nostre case, fare il presepe e l'albero di Natale, ma soprattutto
nell'aprire i nostri cuori alle necessità degli altri, all'amore
scambievole, alla pace.
È un periodo di conversione e pertanto dobbiamo sforzarci di perdonare chi ci offende, pregare di più, aiutare secondo le nostre possibilità chi ha bisogno, essere più disponibili verso il prossimo, assumere l'impegno di allontanarci dal peccato e compiere opere di bontà. Ciascuno nel proprio piccolo può realizzare ciò e soprattutto essere testimone verso gli altri per far si che anche coloro che sono lontani dalla fede si avvicinino e scoprano Gesù.
Il vero senso dell'Avvento deve essere non attesa di qualcosa ma di Qualcuno e così dobbiamo viverlo per essere veri testimoni di Cristo.
La nostra comunità parrocchiale sta cercando di vivere l'Avvento secondo queste direttive, e noi catechisti stiamo cercando di far sì che ciò non riguardi solo questo periodo dell'anno liturgico.
Stiamo cercando di rendere più viva e partecipata la Messa dei fanciulli con il duplice mirato obiettivo di coinvolgere attivamente i bambini e di estendere questo coinvolgimento ai loro genitori.
Si sono realizzate a tale scopo varie iniziative, ancora prima dell'Avvento, che hanno impegnato tutti i fanciulli, come il lancio dei palloncini il giorno della Commemorazione dei defunti; nella penultima domenica dell'anno liturgico i bambini hanno incollato le forme dei piedini sul cartellone a voler indicare la strada che dobbiamo seguire per avvicinarci a Dio.
La domenica dedicata a Cristo Re, il nostro parroco ha consegnato ai bambini del 1° anno di catechismo un libretto di preghiere con l'impegno di cominciare a conoscere Gesù, mentre a quelli del 2° anno, che già hanno iniziato il loro cammino, Don Nicola ha consegnato il Vangelo con l'impegno di leggere ogni giorno la Parola di Dio.
La prima domenica di Avvento è stato allestito un albero, simbolo del Natale, che è stato illuminato con i ceri accesi portati dai bambini ad indicare la luce della fede che deve guidare la nostra vita e il nostro agire di cristiani.
Durante la seconda domenica di Avvento, i bambini hanno consegnato agli adulti un cartoncino a forma di goccia con sopra scritta una frase di madre Teresa di Calcutta, la quale sosteneva che ogni piccolo gesto di solidarietà è una goccia sul grande mare delle necessità ma tante piccole gocce, che possono sembrare insignificanti, messe insieme formano un oceano d'amore.
Con
questi gesti si vuol far comprendere meglio ai bambini il
significato e il valore della Messa e di conseguenza ai loro
genitori che sono o dovrebbero essere i primi catechisti per i
loro figli. Dobbiamo capire l'Avvento e soprattutto che il Natale
non è commemorazione di un fatto storico ma è far nascere Gesù
nel nostro cuore e che questo succede ogni volta che ci
ricordiamo di chi ha bisogno di noi, rendersi prossimo di chi è
lontano, andare verso gli altri.
In questo contesto si inseriscono le recite che i bambini del catechismo del 1° e 2° anno faranno all'interno della tenda dell'amicizia inaugurata il 7 dicembre e che vedrà impegnati per circa un mese tutti, dai più piccoli ai più grandi. Noi come gruppo di catechisti ci proponiamo di andare avanti con queste iniziative e ci impegnamo al meglio per far sì che l'incontro domenicale con Gesù e con la comunità diventi sempre un'incontro di gioia.
Auguriamo a tutti un Santo Natale ed un sereno Anno Nuovo.
Elvira Santaniello
Da: Aurora il 30/10/1997
Complimenti!!!! siete davvero un bel gruppo,
uno meglio dellaltro peccato che ci sia Nicola a rovinare
tutto !! :-))
Un bacione a tutti
Dall'Argentina: Enrique Stura il 24 Novembre 1997
Caro padre, vi scrivo, per stabilire un primo contatto via internet e per informarvi che da ora in poi qualsiasi messaggio voi desiderate inviare a Jason Lee Stura qui in Argentina, sarà immediatamente passato a lui. Allo stesso modo io farò da messaggero per Jason nei contatti con la sua amata parrocchia. Naturalmente noi controlleremo ogni volta i vostri bollettini. Dio vi benedica tutti per come avete trattato mio figlio, come vostro figlio.
Da: Michele Paoletta l'11/12/1997
Sono un vostro parrocchiano.
Mi congratulo per l'iniziativa !
MMM
Per
contattarci via internet l'indirizzo di posta elettronica
è: |
Anche questanno, come di consueto, per il periodo dellAvvento - Natale, sta avendo luogo liniziativa della distribuzione delle stelline natalizie: bambini, regolarmente muniti di tesserino e autorizzati dal C.M.D. (Centro Missionario Diocesano) bussano di porta in porta per consegnare a voi tutti piccole stelline di carta, in cambio di semplici offerte. Queste saranno raccolte in piccoli salvadanai che ciascun ragazzo missionario, il 6 gennaio alle ore 10:00, porterà alloffertorio durante la celebrazione della S. Messa; il ricavato sarà interamente devoluto alla Pontificia Opera per lInfanzia Missionaria (per loperazione di sminamento e progetti di fraternità in Africa, Asia, America Latina).
Ebbene, nonostante questa iniziativa umanitaria sia stata pubblicizzata allintera comunità parrocchiale, molti di noi chiudono gli occhi e il cuore ad essa, mostrando freddezza e indifferenza; lofferta che i piccoli seminatori di stelle richiedono è davvero irrisoria, solo una goccia nelloceano della solidarietà. Non chiudiamo,quindi, le porte ai seminatori di stelle, portatori del fuoco della speranza.
Fammi
seminatore, Signore,
per dare riposo ai bambini stanchi,
per dare salute ai bambini malati,
per dare pane ai bambini affamati.
Fammi seminatore,
per consolare i bambini orfani,
per accogliere il dolore dei bambini feriti,
per accompagnare i bambini handicappati,
per curare i bambini denutriti.
Fammi seminatore,
per istruire i bambini analfabeti,
per consolare i bambini soli,
per dare una casa ai bambini profughi,
per dare pace ai bambini in guerra.
Fammi seminatore,
per far conoscere il Tuo Vangelo,
per dire a tutti i bambini del mondo
che sono amati da Te più di tutte
le creature della terra.
SERVIZIO
TRASPORTO
INFERMI
in Emergenza sul territorio sannita
Dal 24 Novembre 1997, sul
territorio sannita è attivo il servizio trasporto infermi. Il
Numero Verde per la Provincia di Benevento è:
167-167118
Turni
di Maggio 31 |
TELEFONO AZZURRO
08 24 25 528
...aiuta i
minori in difficoltà
Via San Pasquale, 11 Benevento
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